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al testo di Alfredo Rienzi
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Poeti (di Torino) in 10 righe. 19. Franco Antonio Canavesio
Franco Antonio Canavesio, è nato a Torino nel 1949, dove vive. Ingegnere di professione, dopo una lunga frequentazione come autore e lettore, e diverse pubblicazioni antologiche, giunge alla pubblicazione del suo primo volume di poesie con Custode del giardino (Ed. Aurora Boreale, 2019), con prefazione di Mario Marchisio. Suoi versi sono ospitati con regolarità nel foglio di poesia Amado mio. Nel 2020 pubblica a quattro mani con Mario Parodi la raccolta 70 e sentirli a ritmo di swing (Ed. Impremix)
Poeta, a dispetto della limitata e tardiva produzione edita, Franco Canavesio, ha saputo attraverso una via mediana tra cantabilità e discorsività, scansioni rappresentative e volute immaginifiche, creare una poesia osmotica tra l’occasione estrinseca e una visionarietà onirica. “Poeta alla continua ricerca di visioni, di immagini, a caccia di pensieri […] cerca incessantemente il suo destino di poeta nelle cose che incontra […] deambula nello spazio e nel tempo: raccoglie, accarezza, trasfigura poeticamente ciò che incontra e lo sussume nella sua vasta e colorata poetica dell’immagine” (Stefano Vitale)
L'anima d'un matto in volo
Noi, rinchiusi, senza ali - Noi, che vogliamo, possiamo - dove il divisorio azzurro la sedazione diventata spirito.
in Custode del giardino, Ed. Aurora Boreale, 2019, pag. 30
* * * Mi chiedo da dove vengano - dalla città, dai campi - i corvi da sera, le gazze eleganti che svolazzano e beccano in cattività tra i miei versi e se si riconoscono nel ruolo: il gracchio ricorrente, il furto di diamanti falsi. Han mai provato l'abbondanza del campo la vista del rosso di una torre un nido ondeggiante sul cedro più alto? Sanno nutrire le parole, conoscono la fatica del vai e vieni incessante? O sono uccelli da gabbia anche la poiana e il nibbio con becco e piume di pappagallo a ripetere la nota di colore il verso addomesticato al taglio di luce per il té del pomeriggio?
da Come in un paesaggio, in Custode del giardino, Ed. Aurora Boreale, 2019, pag. 111
Veloci in viaggio (in un paesaggio nordico)
Checché ne dica Gadda pur con i segnali d'avviso, - verrà una curva a destra, rallenta prima del dosso - è sempre meraviglia quando dritto s'apre vasto un mondo di betulle e sole bianco. E' una distesa d'oro il paesaggio anche il manto della provinciale che taglia la tundra nostra, il primospazio aperto fuori porta. Su questo bolide, come freccia luccicante scagliati rasoterra sul bersaglio, prima che il sole cali bucheremo l'orizzonte.
(14 novembre 2019)
da 70 e sentirli a ritmo di swing, Ed. Impremix, 2020, pag. 85
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